TRA ULIVETI E TERRE COLTIVATE I TESORI DELLE PAJARE

Attraversando i sentieri che costeggiano l’agro salentino, è possibile accorgersi della varietà dei paesaggi rurali che il Salento offre come un dono prezioso a chiunque voglia immergersi in questo luogo idilliaco. Accanto a scampoli di terra ancora selvaggia e ricoperta di macchia mediterranea e di vegetazione spontanea, si accostano terreni coltivati e modificati dall’intervento dell’uomo. Tale antropizzazione non è visibile soltanto nelle colture presenti ma anche nelle costruzioni e strutture rurali disseminate in tutto l’agro. Si tratta delle rinomate “Pajare”, vere e proprie opere architettoniche realizzate con il materiale pietroso ricavato dall’opera di estrazione della pietra dal sottosuolo al fine di rendere i terreni facilmente coltivabili. Questo accumulo di materiale portò l’uomo all’attuazione di queste strutture, le cui origini risalgono, nella maggior parte dei casi, all’epoca megalitica.